denis magro
Rainbow Photography

Amo sicuramente fotografare spesso in bianco e nero .. tuttavia un avvenimento cosi gioioso meritava senz'altro un gamma dinamica molto più vivace .
Oltre ad essere stata una manifestazione di pura felicità , ha avuto soprattutto un grande significato , quello della libertà , libertà che permette di amare ed amare rende liberi , uno dei più bei circoli viziosi che abbiamo a disposizione .
Fotografare al gay pride è stata un’esperienza entusiasmante , non capita cosi spesso di vedere cosi tanti sorrisi tutti assieme , perciò è stata un ardua sfida catturarne il maggior numero .
Ancor più bello è stato poter veder sfilare questa manifestazione a Treviso , perché non stiamo parlando di una grande città , per cui l’idea portata è stata resa ancora più importante all’interno di una “piccola” cittadina.
Di fatto è stata una giornata di reportage fotografico , per cui l’obiettivo era quello di immortalare momenti unici ed in pochissimo tempo , con il fine di raccontare una storia , la più veritiera possibile .
Cosa non sempre facile , perché si deve assimilare una visione , metterla in relazione con la propria , dopodiché estrarne una finale ; questa dovrà avere le sembianze delle verità arricchita dal vissuto del fotografo .
Le immagini di un reportage devono avere la potenza di riportarti in quel luogo in quel determinato momento , ogni spettatore deve potersi immedesimare come fosse stato egli a vedere quella scena.
Solo cosi si potrà trasmettere al mondo una storia , od una parte di essa
sia anche solo una pagina di un libro , ma l’importante è che sia coerente con la veridicità di tutte le altre pagine .
I fotografi hanno una grande responsabilità , tramite essi , vengono ritratti pezzi di vita , e penso sia un dovere sopratutto quando si fa fotogiornalismo essere il più onesti possibili , per sé stessi e per l’intera comunità .
Non è affatto facile trasmettere la verità tramite le immagini ( e di questo ne parleremo in un altro articolo..) ma è di certo uno degli intenti più nobili che ci possano essere .
Questo discorso contestualizzato nel mio reportage fotografico vuole mostrarvi come un tema debba essere immortalato per quello che in realtà è , il gay pride di Treviso , come in tutte le altre città , è stata una giornata piena di amore, libertà , colore , gioia , divertimento e ancora libertà, di essere , di amare , di vivere , di condividere .
Un appuntamento in cui migliaia di volti aspettano di essere fotografati , ognuno vuol far parte del foglio, del libro , ognuno vuole essere una parola in questo racconto , la storia è fatta di scrittori e di scritti , una fotografia è fatta di fotografi e di fotografati , senza questa unione , nulla può esistere.
Alcune volte , anzi molto spesso lo è.. i reportage non sono puramente "lavori" ma sono
questioni etiche che vanno oltre , sono fotografie intrise di vita vera , sono l'esatto opposto della fotografia commerciale , non vi è nulla di costruito .
Vi è una spinta profonda che muove gli animi , e ti porta in qualunque luogo pur di poter raccontare agli altri esseri umani un pezzo di vissuto , dire la verità qualunque essa sia appare come un compito difficile al giorno d'oggi , ma è proprio ora che serve come non mai .
Il gay pride di Treviso è stata una delle tante piccole grandi storie che ogni giorno accadono e meritava senz'altro di essere ricordata con affetto e gratitudine , sentimenti che portano alla pace.
Le immagini di questo evento sono tra le tante piccole grandi fotografie che ogni giorno appaiono e meritavano senz'altro di essere condivise con gioia e verità , sentimenti che portano alla libertà.
L'arte, ed in questo caso la fotografia , deve sostenere i diritti ed essere sostegno tramite essa , finchè l'arte vi sarà vi sarà speranza .
Denis Magro Photographer
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