denis magro
PoeticPlaces : I paesaggi nella fotografia
FEDERICO GARCIA LORCA, Paesaggio
Il campo di ulivi si apre e si chiude come un ventaglio. Sopra l'uliveto c'è un cielo inabissato e una pioggia scura di stelle fredde. Tremano giunco e penombra sulla riva del fiume. Si arriccia il vento grigio. Gli ulivi sono carichi di grida. Uno stormo di uccelli prigionieri, che muovono le loro lunghissime code nell'ombra.

Scrivere un articolo sui paesaggi è qualcosa che richiederebbe molte, moltissime righe in cui scrivere, essi non devono essere intesi solamente con quelli più gloriosi, ma tutti.
Ognuno è meritevole di essere tale, sia per ciò che è, ed anche per ciò che ogni essere umano possa suscitargli nel goderlo.
Dal mare alla montagna, dalla pianura alla collina, dal lago al fiume, dal cuore all'anima!
Il paesaggio è composto da una miriade di elementi, la natura è essa stessa l'impressionismo primordiale, ed ha saputo sin dal principio stupirci con delle poesie visive.
Ogni luogo è sacro, ogni visione divina, ed anche il campo di terra letamato diviene elemento, il fossato che scorre putrido nelle campagne, la siepe tagliata del vicino che
si staglia nel blu del cielo.
Ogni angolo è un nuovo paesaggio, e lo stesso, visto da un'altra prospettiva assume nuove sembianze, in un gioco infinito di colori e visioni.

uno stesso luogo muta continuamente, le stagioni lo definiscono, il clima lo scalfisce, il sole lo colora, la pioggia lo nutre, potremmo recarci nello stesso posto ogni giorno
eppure esso non sarebbe lo stesso, la foglia che poco prima si reggeva al ramo si è
lasciata cadere, il germoglio chiuso diviene fiore.

Il bulbo che dorme tra le zolle dimenticate risorge, esso dorme, non muore, come un bambino stanco tra le braccia di una madre, nel mattino primaverile si erge nello splendore della vita, incanta e danza i giorni sublimi e dolci della giovinezza.

Un paesaggio è un miracolo, dal più superbo allo scorcio dietro casa, ognuno è un tempio per l'anima, esso la custodisce, la culla e la restituisce, essa si abbevera, nel
ruscello della grande conoscenza, lo sguardo mai stanco cerca ed esplora, l'olfatto
cataloga mentre il cuore vive.
La contemplazione della Natura innalza l'essere umano al divino, solo tramite essa l'uomo può conoscere, dentro ad una conchiglia può udire il suono del mare, nel raggio di sole sulla montagna può riscoprire la speranza, nel profumo della campagna rievocare
l'aroma della felicità, nel gorgoglio del torrente la freschezza ormai perduta, in ogni dettaglio vi è novità, in ogni angolo vi è vita, in ogni fiore una nuova sfumatura, nell'albero lontano la saggezza bramata.

Immergere mente, cuore e spirito tra la natura è l'esperienza più alta che si possa fare, quando si perde la cognizione della propria esistenza ed essa si allinea
con quella di un paesaggio allora siamo noi stessi la Natura, possiamo divenire tramonto, erba, colline, montagna, albero, cielo, possiamo essere ogni elemento.
"andrebbero prescritte più passeggiate nel verde che molte medicine"
Immergersi in una paesaggio è uno dei migliori farmaci per i nostri animi, rimarrete meravigliati da tutto ciò che esso vi potrebbe offrire!

Ode alla cascata.
Di tutto
quello che esiste
sopra la terra,
pietre,
edifici,
garofani,
di tutto
quello che vola nell’aria,
nubi,
uccelli,
di tutto
quello che esiste
sotto la terra,
minerali,
morti,
non esiste
niente tanto fuggitivo,
niente che canti
come una cascata.
Pablo Neruda

Prendere lo sguardo lanciarlo nell'infinito, non rincorrerlo, lasciare che esso sia libero di vagare, questo è guardare e non vedere, riuscire a sentirne il profumo, sentirne i suoni,
toccarne la consistenza, saggiare l'aria, l'arte del paesaggio è cosi forte da trasportarvi
in luoghi meravigliosi della vostra mente, perché la bellezza prima che fuori è dentro di voi.

Cosi l'albero solitario si erge sulla terra, nasce e vive la propria solitudine, non la disprezza ma la rende superba, si staglia sull'orizzonte vuoto, cerca il cielo, cerca le nuvole, ed assieme creano una paesaggio di immensa bellezza, ogni elemento diviene fondamentale, non un di meno! l'interezza costruisce e dipana il miracolo della natura.
Luci ed ombre entrano prorompenti per modellare ogni forma, non studiano, non organizzano, tutto è frutto dell'armonia della casualità.

Quanti paesaggi sono stati dipinti nel corso della storia, ma il più grande pittore di tutti i tempi è senza nome... in verità sappiamo che dietro ad "ignoto" si cela la Natura che si diverta allegra con il suo pennello.
Stende i colori più sgargianti, i più cupi, i più maestrali, i più tetri, nessuno mai potrà eguagliare quest'artista, l'unica cosa che possono fare, ed hanno potuto fare è cercare di copiare ed emulare una grandezza inarrivabile, i paesaggi che "dipinge" la natura, profumano, si possono toccare, si possono udire, si possono gustare.
Vi può essere solo gratitudine per lo spettacolo che ogni giorno abbiamo la fortuna di vedere in questo museo a cielo aperto!

Quanto è bella notte, ci si aspetterebbe che il buio sia solo oscurità e tristezza, invece il paesaggio notturno diventa meraviglia inaspettata, una Luna scorre giocosa sul filo, rotola verso spazi sconosciuti, intanto rischiara i campi, le cime degli alberi, e gli animi
ancora svegli.
Anche una luce nella notte può svelare speranza, ed è proprio nel non vedere che si riesce a guardare meglio.

Abbiamo la possibilità si alzarci, distenderci, guardare da un'altra prospettiva creando nuovi paesaggi, questa è certamente la bellezza più grande, non solo dietro ad una macchina fotografica! possiamo divertirci e giocare con le angolature, la posizione, non c'è limite alla creazione di nuove visioni, possiamo guardare in una direzione, poi guardare in quella opposta, possiamo chinarci e far scendere il sole affinché esso si nasconda dietro al canneto.
Possiamo avere la luce davanti, possiamo averla dietro, giocare con le ombre, con gli elementi stessi del paesaggio, usarli a nostro favore per creare la composizione che più ci piace!

L'acqua, fonte di vita, nel paesaggio può divenir specchio, raddoppiando la bellezza!
Com'è nobile la montagna che si specchia vanitosa!
quasi come se fosse appoggiata ad un vassoio d'argento, il paesaggio si riflette divenendo opera nell'opera, il cielo azzurro si mescola all'acqua, l'acqua celeste si mischia al cielo, e le aride pareti arancio si adagiano in equilibrio.
In questo momento invece i paesaggi possiamo vederli solo tramite uno schermo, chi è più fortunato da una finestra, essi ci stanno attendendo, e quando finalmente potremo uscire nuovamente saranno li a risplendere.
Quando quel istante arriverà benedite la natura, prendetene un pezzetto e portatelo nel vostro cuore, la natura non vi chiede nulla in cambio, se non di rispettarla.

Quando vorrete tornare con la mente al vostro paesaggio preferito, aprite le porte del castello e fate entrare la luce, esso non tarderà a rasserenare il vostro animo.
Quando la notte dura troppo, rimembrate quanta bellezza vi sia ovunque, e la luna apparirà per rischiarare il vostro percorso, non abbiate paure, dopo il buio vi sarà sempre l'alba, dopo la tempesta esce sempre il sole!

Anche la casa abbandonata che dorme tra le zolle risplende nella bellezza del paesaggio, diventa parte di esso, lo celebra con la sua esistenza, il sole batte sulla facciata ormai stanca, la terra vibra tra gli ultimi raggi della giornata, quella casa che da li a poco sarà avvolta dal manto plumbeo della notte, non sparirà, dormirà e si alzerà nuovamente l'indomani immersa nel torpore del cemento, il cielo la culla come una figlia adottiva, carezze di luce, mentre gli alberi sorvegliano antichi .

Vi parlerò di come sorse il sole –
un lembo dopo l’altro.
Nel viola erano immersi i campanili –
l’annuncio corse come uno scoiattolo –
le colline si tolsero la cuffia –
iniziarono a cantare i bobolink.
Allora io mi dissi piano piano:
‘di certo è stato il sole!’
Ma come tramontò, non lo so dire.
Sembrava che ci fosse una scaletta
purpurea per andare oltre la siepe –
e che gialli bambini, maschi e femmine,
salissero, finché, dall’altra parte,
un Pastore vestito tutto in grigio
alzò piano le sbarre della sera –
e condusse piano la brigata.
Emily Dickinson

Se saprete guardare... potreste vedere anche il mare, tra i rami di un albero!
Al prossimo articolo! 😎
#denismagrophotographer #paesaggi #fotografiadipaesaggi #poesia #blogdifotografia
Un articolo non basta per mostrarvi tutti i paesaggii che immortalo, perciò potete visitare una delle mie pagine Instagram per seguirli : PoeticPlaces
Mentre quella ufficiale è : Denis Magro
Mi farebbe piacere se condividessi i miei articoli 😎