denis magro
Pezzi di paradiso - Campo Imperatore
Era da un po' di tempo che anelavo all'idea di visitare Campo Imperatore (AQ) e finalmente vi sono riuscito!
Avevo posto certamente grandi speranze in esso, ne avevo sentito tanto parlare, e lo immaginavo come un bellissimo luogo di montagna.
Mi sbagliavo!

Mi sbagliavo di grosso, ma forse la risposta era nella mia stessa immensa voglia di vedere questo posto, ma dopo aver visto vari luoghi non immaginavo esso potesse avvicinarsi cosi tanto all'ideale del "Paradiso".

Eppure è stato cosi, nessuno ha mai potuto riferire cosa vi sia nell'aldilà... Ma nel nostro meraviglioso pianeta ci sono luoghi incantevoli, quelli che ti fanno amare la vita in maniera viscerale.
Campo Imperatore è senz'altro uno di questi, è un pezzo di Paradiso, o è uno dei volti che esso può assumere oppure semplicemente può essere superbo, ciò potrebbe essere soggettiva come visione, anzi lo deve essere per forza... ma...
Direi che forse è meglio testimonino le foto...

Campo Imperatore (anticamente campo imperiale attribuitogli da Federico II di Svevia[1]) è un vasto altopiano, di origine glaciale e carsico-alluvionale, situato a circa 1800 m di quota in provincia dell'Aquila, in Abruzzo, nel cuore del massiccio del Gran Sasso d'Italia e del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.[2] Collocato tra i territori comunali di Barisciano, Calascio, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Castel del Monte, L'Aquila e Santo Stefano di Sessanio, è sede dell'omonima stazione sciistica, dell'osservatorio astronomico e del giardino botanico alpino.
( riporto esattamente ciò che scrive wikipedia per darvi le informazioni essenziali per capire cos'è, dov'è, com'è)
L'altopiano, tra i più vasti d'Italia e il più vasto dell'Appennino, si estende per un massimo di 18 km in lunghezza e 8 km di larghezza sulla direttrice che va da nord-ovest a sud-est,[2], per una superficie complessiva di circa 75 km² a una altitudinevariabile tra i 1460 m della Val Voltigno fino ai 2138 m della stazione meteorologica, ed è compreso nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Il noto alpinista Fosco Maraini lo paragonò, su piccola scala, alla valle di Phari Dzong, coniando il termine di Piccolo Tibet che è ancora oggi d'uso comune.
L'intera vallata è stata spesso scenario d'eccezione per film e spot pubblicitari, tra cui si ricordano ...continuavano a chiamarlo Trinità con Bud Spencer e Terence Hill (1971), Il deserto dei Tartari con Vittorio Gassman e Philippe Noiret(1976) e Così è la vita con Aldo, Giovanni e Giacomo (1998), spot pubblicitari con testimonial d'eccezione (tra cui Leonardo DiCaprio) e anche alcune scene dei videoclip di Elisa (Eppure sentire (un senso di te)) e di Simona Molinari (Nell'aria).
L'hotel Campo imperatore divenne "conosciuto" anche per il fatto di seguito...
La struttura è famosa per essere stata, tra il 28 agosto e il 12 settembre 1943, la prigione di Benito Mussolini in seguito all'Armistizio di Cassibile, sino alla sua liberazione avvenuta per opera delle forze armate tedesche.
Detto ciò potrete approfondire tramite wikipedia per tutte le altre informazioni.
Sono certo della bellezza eccelsa che si è impressa dentro me, tramite i miei occhi, i miei bulbi piliferi ne sono testimoni! 🤣😂
Qualcosa di ultra terreno e celeste, qualcosa di soave e devastante, una meraviglia "ondiforme" e dorata, come un mare in sogno, esso si tinge di giallo, e s'infiamma al tramonto; mentre l'albero verde annerisce inerme nel sonno estivo.

Ci si chiede perché venga chiamato "Piccolo Tibet" e la risposta arriva appena, tramite le curve, si inizia a scorgere dosso dopo dosso, questa infinita distesa fulva e glabra, abbracciare soavemente le montagne sovrastanti.
La pace e la rilassatezza sono delineate fra le morbide linee, che la natura, ha deciso di tracciare qui, armoniche e metafisiche, esse non stridono, ma contemplano.

Come non reputare ciò come una bellissima opera d'arte?
Attenzione infatti, la sindrome di Stendhal, è pronta a pervadere i vostri sensi ed il vostro soma, ma non preoccupatevi appena passa, sarete euforici, ed il fanciullino in voi inizierà a scrutare bramoso di scorci, mentre la vostra essenza spiccherà il volo, e forse se avrete fortuna, lo potrebbe fare assieme alle aquile.
Questo non è un luogo dimenticato da Dio, è un luogo graziato da esso, spesso dove l'uomo non abita, la natura rimane preservata ed immutata.
Qui vi sono pochissime persone che vi abitano, ed i pochi sono pastori, con i loro immensi greggi di pecore e mucche, dai quali ricavano pregiati formaggi.

Anche gli animali qui vivono certamente una vita più sostenibile e giusta, essi brucano l'erba liberi, capita infatti, in vari tratti di trovarne in mezzo alla strada, non sono curiosi, non sono restii, sono liberi!

L'aria non è ancora rarefatta, ma è piuttosto inebriante, frizzante e nitida, si inspira consapevolezza e si espira tensione, che lievemente svanisce, e lascia spazio alla connessione arcaica con la terra ed il cielo.

Mentre il pastore sonnecchia al crepuscolo, il suo fedele cane gli si siede accanto, invece gli altri sorvegliano il gregge di pecore, che allegre scorrazzano tra gli ultimi flebili raggi di sole, il profilo si staglia soffice e netto, controluce.

Quando vorrò pensare ad un posto rilassante nella mia mente, attingerò senza dubbio alle immagini impresse di questo luogo incantevole, si perché viaggiare, esplorare significa ciò, ovvero raccogliere sensazioni ed esperienze, non possederle, ma amarle!
Sono polaroid da sistemare nel proprio cassetto personale, e riaprirlo in ogni momento della propria esistenza, riempitelo, ma con attenzione, non lasciatelo vuoto.
Ahimè non avevo a portata di mano dei fagioli ed una padella, per improvvisare una fagiolata alla "Bud Spencer" qui è stata girata una delle mitiche scene del film :
Continuavano a chiamarlo Trinità 🤪
Un pezzo di storia del cinema Italiano, Spaghetti western vive e vivrà per sempre qui, assieme alla memoria del grandissimo Bud!
Che fascino irresistibile, che gioia per l'animo, che delizia per gli occhi, che aria per i polmoni, che silenzio per gli orecchi, malinconica diviene la discesa per tornare alla "civiltà" lasciandosi dietro questo paradiso, l'attrattiva è "calamitica" e ti invita gentilmente a rimanere, ad unirti nel più bello dei matrimoni, quello con la Natura!

Vien voglia (ed a me è venuta) di rimanere per almeno una settimana, in una casupola con lo stretto necessario, e vivere, assaporare il gusto lontano e dimenticato dell'esistenza, poter vedere il sole sorgere, e scorgerlo nel dipingere questa distesa d'oro, attendere l'aria briosa del tardo pomeriggio, notare il sole avvolgere come un camino fa con il focolare, il tramonto ardere benevolo ogni angolo.

E con frenesia attendere l'arrivo della notte più buia e fredda, laddove le stelle si accomodano nel cielo blu, vispe e luccicanti adornano e tessono un mosaico accanto alla Luna, che lattea, rischiara gli ultimi sentori diurni; ma la notte è breve e la brama dell'alba rincorre ciclica quella del crepuscolo in un gioco immortale di luci ed ombre.

Cosi come il tempo infinito, in cui potrei rimanere qui trasognante mentre scrivo e riporto alla mente quei pezzi di paradiso!
Mettere tutte le foto sarebbe stato impossibile, perciò le ho raggruppate in un piccolo video, di cui posterò il link qui sotto! Buona visione!
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Ps : non dimenticatevi di leggere il post precedente sul mio reportage dell'eroina di Mestre, e di condividerlo!
https://www.denismagrophotographer.com/post/untitled-2