denis magro
Moda della fotografia? No! Fotografia di moda
La fotografia nasce attorno all'anno 1830, ma le tecniche di quel periodo non permettevano di stampare ingenti quantità di fotografie .
Mentre con l'avvento del xx secolo ciò iniziò a migliorare , grazie allo sviluppo tecnologico.
Nel 1856, Adolphe Braun pubblicò un book fotografico contenente 288 fotografie di Virginia Oldoini, contessa di Castiglione, una nobildonna Toscana alla corte di Napoleone III per conto del Regno di Sardegna. Le foto ritraevano la contessa nei suoi abiti di corte ufficiali, e resero la nobildonna la prima modella di fotografie di moda.
Le prime fotografie di moda apparirono per la prima volta nella rivista La mode practique .
All'inizio del xx secolo Condè nast acquisì la rivista Vogue , ciò contribuì all'evolversi della fotografia di moda ; codesta fu poi seguita dalla rivista Harpers's Bazar.
Queste due testate rimasero le capostipiti negli anni 20/30 del ventesimo secolo, e non solo.
Questo tipo di fotografia diventò una vera e propria forma d'arte che si espanse in Europa, in particolare in Germania ; successivamente con l'inizio della seconda guerra mondiale l'attenzione si spostò in America , grazie al lavoro di fotografi come Irving Penn, Martin Munkácsi, Richard Avedon e Louise Dahl-Wolfe, che iniziarono ad abbandonare le vecchie "regole" aprendo a nuove visioni .
Tra i fotografi di moda che hanno segnato la storia possiamo citare Helmut Newton,
Richard Avedon, Bruce Weber, Herb Ritts, Guy Bordin, mentre più recentemente nominiamo Peter Lindbergh, David Lachapelle, Steven Meisel, Mario Testino, Annie Leibovitz, Ellen Von Unwerth, Patrck Demarchelier,
Senza dubbio Helmut Newton è uno tra i miei fotografi preferiti , il suo approccio alla moda, maniacale e perfezionista misto all'erotismo è divenuto un'icona per questo settore.
La parola d'ordine è : controverso..
Sospeso tra genio e misoginia, due pareri in cui spaziare per definire uno dei più grandi fotografi di moda della storia , come lui stesso disse : «Bisogna essere sempre all’altezza della propria cattiva reputazione»
Ci sono stati stilisti stessi che hanno anche fotografato , un esempio noto è di certo Karl Lagerfeld che da poco è venuto a mancare .
Uomo immagine , icona di se stesso e della moda, persona capace di creare dall'inizio alla fine questa bellissima arte; dai disegni alle fotografie .
A 17 anni vinse un concorso disegnando un bozzetto di un cappotto, che venne successivamente realizzato da Antoine Balmain ... che gli offrì lavoro come suo assistente.
Lavorò successivamente per Chloè, Fendi e Chanel , poi fondò il suo marchio, e nel 1987 iniziò a fotografare le sue campagne pubblicitarie.
La fotografia di moda è un arte derivante da una miriade di figure professionali, non esiste solo il mero scatto, vi è invece un procedimento atto a produrre la fotografia finale che consiste in vari step .
Inizialmente vi è una fashion stylist che decide l'abbigliamento dei modelli/e in base anche a quello che il direttore creativo di un brand desidera comunicare.
Ovviamente i già citati modelli/e , vi sono poi gli hair stylist che definiscono l'acconciatura
in sinergia con i make-up artist che ne curano il trucco.
Tutti questi passaggi vengono fatti tramite l'interazione tra fotografo di moda e mission del brand , assieme al direttore creativo .
Ovviamente per la scelta delle modelle/i vi sono agenzie apposite , in cui ci sono addetti allo "scouting" di nuovi volti ... e nella storia della moda abbiamo avuto davvero molte donne bellissime, divenute icone.
Negli anni 60 a Londra stava per avvenire una rivoluzione dello stile femminile, era esattamente l'anno 1966 e Mary Quant lanciò la minigonna e trovò in Twiggy la ragazza perfetta per indossarla e divenirne sponsor.
Occhi grandi e resi ancor più tali da un make-up che divenne storico, qualche lentiggine e un corpo esile. Storia!

La prima top-model arrivò negli anni 70 con il nome di Janice Dickinson , ciò a detta di lei... titolo che si contese con Gia Carangi .
Apparve dapprima su Elle Francia e anche sulla rivista Vogue.

Gli anni 80 portano ad un'altra rivoluzione (evoluzione) la prima donna di colore sulla rivista Vogue Paris... secondo voi chi potrà mai essere se non Naomi Campbell??
Inserita tra le 50 donne più belle al mondo, ha sfilato per tutti i più grandi marchi al mondo divenendo anch'essa un simbolo internazionale della bellezza nella moda.
In quegli stessi anni non dimentichiamoci assolutamente di Cindy Crawford... che ora ha passato il testimone alla bellissima figlia Kaia Gerber ed al figlio Presley Walker Gerber.

La top-model più chiacchierata dentro e fuori dalle sfilata è stata ed è Kate Moss, icona di stile e trasgressione.
Nei 90's spiccano l'ex first lady Carla Bruni, la tedesca Claudia Shiffer , Helena Christensen assieme alle già citate Naomi e Cindy.
Negli anni 2000 arrivano le super top-model brasiliane, Adriana Lima e Gisele Bündchen storiche "Angels" di Victoria's Secret.
Arrivando ad oggi con le sorelle Gigi e Bella Hadid , Kylie Jenner, Cara Delevingne.
La fotografia di moda è ciò che amo fare, è qualcosa di viscerale ed ogni momento è buono per notare nuovi volti, nuove modelle da poter fotografare.

Ogni fotografo ovviamente ha i propri gusti a proposito di fisionomie, una modella bellissima potrebbe comunque non rispecchiare ciò che va cercando, mentre un'altra apparentemente "meno bella" potrebbe suscitare un carisma più marcato e originale; infatti spesso se ci fate caso vengono usati modelli/e con visi particolari .
Nel processo di cui parlavo all'inizio , va inserito anche la scelta della location, che può essere in esterna o in studio.
Nel primo caso si può usare la luce naturale, modulata assieme a quella artificiale, mentre nel secondo caso si può intervenire unicamente attraverso quella artificiale .
Non disdegno lo studio fotografico anzi, tuttavia il mio stile mi porta spesso fuori, precisamente alla ricerca di zone industriali .
Amo fortemente mettere in relazione le modelle in questi contesti architettonici , trovo riescano a dare ancora più vita a ciò che si trova in primo piano, ovvero la persona e gli abiti.
Metterli in evidenza è lo scopo principale di questo tipo di fotografia ovviamente!
Tramite le menti dei fotografi si sviluppano gli stili, quando essi possono essere riconosciuti l'artista può avere una marcia in più, un biglietto da visita che possa farlo riconoscere ad un grande pubblico. Riuscite a discernere un quadro di Picasso nella fase del Cubismo? ecco allo stesso modo quando riuscite a farlo con delle opere fotografiche vuol dire che il fotografo ha una coerenza ed un stile personale conseguito durante la propria crescita artistica.
Questo viene apprezzato anche dalle case di moda che possono decidere quale stile adottare per le proprie campagne pubblicitarie.
La fase finale di uno scatto fotografico di moda prevede la post-produzione, divenuta oramai molto famosa, bramata da moltissime donne anche fuori da questo contesto.
È stata anche oggetto di discussione per l'eccessiva perfezione conferita alle immagini,
anche se difficilmente potrebbe essere il contrario... comprereste mai qualcosa con un immagine imperfetta?
L'imperfezione è errore quando casuale, mentre quando ciò è cercato può diventare unico e superbo.
Quando la diversità viene esaltata nascono opere meravigliose, non solo nella moda, tramite essa possono essere lanciati messaggi positivi per il sociale.
Un bellissimo esempio è l'ascesa della bellissima Winnie Harlow, modella affetta da vitiligine; trovo ciò una dimostrazione di apertura, seppur un piccolo passo ma certamente molto importante.

Anche la storia di Anjali Lama è stata molto importante per affievolire la discriminazione sessuale molto presente nell'Asia meridionale.
Lei è stata la prima modella trans a sfilare alla fashion-week di Mumbay.
Sono felice quando una cosa tanto esterna come la moda riesce a trasmettere nozioni cosi profonde in grado di insegnare ad un grande pubblico a virare verso ideologie più consone alla libertà personale di ogni individuo.

Cosi come ognuno ha il libero arbitrio di poter indossare un qualunque capo , perchè mai non dovrebbe poter essere ciò che sente di essere?
La moda è questo, massima espressione di se stessi, perciò prendiamo questo grande esempio e portiamolo nelle nostre vite.

Senza dubbio la cosa che amo di più nella fotografia di moda è il fatto di poter sperimentare, ci sono mille variabile che accendono la mia fantasia, dal trucco ai capelli,
dalla location agli abiti, dall'oggettistica agli accessori, dai materiali ai colori.

Come ogni forma d'arte, ogni scatto diviene unico ed irripetibile, mi piace pensare di aver contribuito all'immortalità artistica delle persone che ho fotografato e che fotograferò.

Quando vedrete le pubblicità nelle riviste, nei negozi o per strada , ricordatevi il mondo che c'è dietro, e non solo l'apparenza pubblicitaria.
Iscrivetevi al mio blog per rimanere aggiornati 😎
A lunedì prossimo 😘