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  • Immagine del redattoredenis magro

L'Autunno : Fotografie, dipinti e poesie.




Pieter_Bruegel_(I)_-_The_Return_of_the_Herd_(1565)




Autunno


Passano nella nebbia un contadino storto e il suo bue, lentamente, nella nebbia d’autunno che nasconde i tuguri poveri e vergognosi. E, mentre s’allontana, il contadino canta una canzone triste dell’amore infedele, che parla di un anello e d’un cuore spezzato. Oh, l’autunno, l’autunno ha sepolto l’estate! Passano nella nebbia due figurine grigie.



Guillaume Apollinaire




Egon Schiele sole d'autunno e alberi



In autunno cadono solo le foglie?

Esse cadono caduche esalando aliti spezzati, cascano ricordi, rumorosi e vivaci, ombrosi e gelidi, cantano le memorie lontane.

Nel limbo non caldo, non freddo, inizia la danza della non vita, della non morte.

Senza tempo, senza spazio, la luce infuoca ed incendia il meriggio incerto.



Autumn / Denis Magro

Quando i violini iniziano a suonare, la bruma s'infittisce lieve e l'orizzonte affievolisce piano, lo sguardo malinconico inizia a non vedere ma comincia a scrutare.



Lo stupore tiepido dei colori dipinge le ormai fulve iridi, ammaliate e sedotte, scrivendo poesie eoliche, che danzando inesperte, compiono il ciclo della vita.

Lo scricchiolio delle ossa sotto le scarpe risuona nel bosco inumidito, gli uccelli schiamazzano la loro assenza.

Quanti funerali non si celebrano tra i tonfi di alberi che si decompongono, le preghiere parlano di silenzi incomprensibili per l'uomo, alfabeti arborei, parole invisibili.




Gustave-Courbet-The-Forest-in-Autumn

Magia della vita



In un campo ho veduto una ghianda: sembrava così morta, inutile. E in primavera ho visto quella ghianda mettere radici e innalzarsi, giovane quercia verso il sole. Un miracolo, potresti dire: eppure questo miracolo si produce mille migliaia di volte nel sonno di ogni autunno e nella passione di ogni primavera. Perché non dovrebbe prodursi nel cuore dell'uomo?



KAHLIL GIBRAN





Hans-Andersen-Brendekilde-Wooded-Path-In-Autumn-1902

Ho sempre visto l'Autunno come un'opera straordinaria, misteriosa ed inafferrabile, un dipinto di fuoco arso, fatto di lacrime e sangue, di risa stanche e colori stridenti.

La fine dell'estate ci accompagna alla malinconia, ci fa assaggiare la melanconia ma ci trattiene alla prima, sapendo che ancora una volta la luce tornerà.

Si vede bellezza ovunque, delizia, che al suo massimo splendore inevitabilmente si disintegrerà, la fine, come ineludibile nuova nascita.



Con la diminuzione delle temperature e della luce del sole, le persone accusano anche un cambiamento ormonale, maggiore melatonina e minore serotonina, e con un aumento dell'ACTH, tutto ciò comporta un effetto a cascata, diminuendo anche le endorfine, abbassando cosi anche la soglia del dolore.

Non solo la natura, anche noi appassiamo, mutiamo, soffriamo, rinasciamo.


Si entra cosi nella stagione dell'introspezione, del silenzio e l'inizio del rinnovo.



van-gogh-albero_di_gelso_1889

I cieli freddi contrastano con i caldi colori delle foglie creando quadri naturali, è il tempo dei musei a cielo aperto, in cui il tepore incontra il gelo, il tempo in cui la morte incontra la nascita, è il tempo del tempo.


La primavera cosi lontana sembra l'antitesi ineluttabile dell'autunno, e per molti aspetti lo è... ma non vi può essere una senza l'altro.

il gentil bosco diventa fallico, a volte raro a volte maligno, inizia la raccolta delle membra,

la corteccia s'incartoccia e le ghiande cadute, vengono ammassate dallo scoiattolo premuroso, frettoloso, ansioso, prima che la notte scenda.

il letargo avanza, l'inverno si avvicina, le giornate impallidiscono, ma con le gote rosee.




Garzetta / Autunno / Denis Magro


L'Egretta bianca si specchia lattea tra la flora fatua, spicca e splende fra la sterpaglia colorata della laguna, non ancora cenerina; ancora fiammante.

E brucia il tempo, le ore vengono inghiottite veloci, i minuti pennellano le tinte più vive tra il canneto alido e croccante, il cielo squarciato si riflette turchese e solenne tra le acque ormai spente; la notte incombe veloce come il volo di una garzetta spaventata.




Garzetta / Autunno / Denis Magro

Ottobre


Un tempo, era d’estate,

era a quel fuoco, a quegli ardori,

che si destava la mia fantasia.

Inclino adesso all’autunno

dal colore che inebria;

amo la stanca stagione

che ha già vendemmiato.

Niente più mi somiglia,

nulla più mi consola,

di quest’aria che odora

di mosto e di vino


Vincenzo Cardarelli






Paul Ranson, Clearing (Edge of the Wood), 1895

I fiori d'autunno sacri e rari, inaspettati ed attesi rallegrano le sponde dei fossi rinsecchiti, donando ad essi nuova vita, nuovo splendore.

Vivaci ed allegri sembrano sorrisi nella malinconia, gli ultimi sprazzi di vita nell'ombra del tramonto.

Si stagliano vividi tra la fosca tristezza che avanza, come lucciole lampeggianti nelle notti d'estate, oramai lontane.




Fiori / Autunno / Denis Magro

Disse un filo d’erba



Disse un filo d’erba a una foglia d’autunno: «Fai un tale rumore cadendo! Spargi di qua e di là tutti i miei sogni invernali».

Disse indignata la foglia: «Tu, nato in basso, che in basso vivi! Piccolo stizzoso, senza canti! Tu non vivi nella regione superiore dell’aria e non puoi esprimere né suoni né canti».

Poi la foglia d’autunno giacque sulla terra e s’addormentò. E quando fu primavera, si risvegliò: ed era un filo d’erba. E quando ritornò l’autunno e il sonno dell’inverno fu sopra di lei, e su di lei per tutta l’aria intorno cadevano le foglie, mormorò tra sé:

«Queste foglie d’autunno! Fanno un tale rumore! Spargono e disperdono tutti i miei sogni».



Kahlil Gibran




Autunno / tramonto / Denis Magro



Il torpore vernale cavalca silenzioso mentre l'ansia autunnale perversa tra le giornate uggiose o tra quelle carminie, le figure divengono cupe e maestose, non più luce, ma ombre! Ombre imponenti ed infinite attraversano le distese più lontane, e più il sole si nasconde e più esse si allungano fino ad inghiottire completamente il giorno.

La caligine inizia ad insinuarsi cheta, dapprima a raso sul fiume, e man mano che la notte si fa più plumbea, essa inizia a donare abbracci inconsistenti in ogni dove ad ogni cosa, crea barriere impenetrabili e all'improvviso sparisce per poi ricomparire, densa, concreta e lieve come la carezza di una madre.




Viale / Autunno / Denis magro


E quando riappare il viale, esso dove ci porterà?

Tra alberi scheletrici e lapidi labili il cammino si inerpica e riscende, svanisce e ritorna

come un risveglio durante il sogno, esso non si cancella, s'interrompe e poi riprende,

non termina finché il nostro percorso non è giunto al termine, solo allora calerà l'inverno.

Ma l'Inverno sarà solo l'ultima Primavera!





Autunno / Tramonto / Denis Magro


D'estate tutte le persone sembrano essere più felici, e come detto sopra, probabilmente lo sono, proprio per una questione chimica legata alla luce e conseguentemente ai neurotrasmettitori.

Tuttavia facendo una riflessione meno scientifica e più filosofica, posso dire che la bellezza dell'autunno risiede nel fatto di potersi permettere di essere "meno felici"

senza dover contestualizzare lo stato d'animo ad un'ambito estrinseco, lo si può essere semplicemente... mentre esserlo d'estate stride con la stagione della gioia, la malinconia sembra qualcosa di eternamente lontana dalle grida felici dei bimbi in spiaggia.

La malinconia cosi come l'autunno sono doni da apprezzare poiché non vengono per annichilirci ma per rinnovarci.


A proposito di ciò molti anni fa scrissi questa poesia :


La tristezza non si trova in una giornata d'inverno

ma in una spiaggia vuota d'estate.




Giunco / Autunno / Tramonto / Denis Magro


Al crepuscolo il focolare comune arde glorioso e superbo dinanzi all'esile sagoma del Giunco, immobile e stupefatto attende le più porpuree sfumature.

Ed è qui che ogni cosa è più chiara, proprio quando la luce viene meno, nell'oscurità e nel silenzio nascono nuove vite, vite rinvigorite, vite guarite.



Autunno / Denis Magro


È tempo di resoconti e di raccolti, è tempo di silenzio e riposo.

I terreni sono esausti e tarlati, e parlano ancora la voce cocente di ciò che è stato.

È tempo di mietitura, a breve i campi torneranno glabri e vuoti, attendendo teneramente di essere nuovamente fecondi, dopo il parto autunnale.

Poi la lama tagliente e luccicante spezzerà indistintamente i ricordi, toccando e pungolando, nervi scoperti e dolori profondi.





Autunno / Alberi / Denis Magro


Veder Cadere le Foglie



Veder cadere le foglie mi lacera dentro soprattutto le foglie dei viali Soprattutto se sono ippocastani soprattutto se passano dei bimbi soprattutto se il cielo è sereno soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami soprattutto se quel giorno mi sento d'accordo con gli uomini e con me stesso. Veder cadere le foglie mi lacera dentro soprattutto le foglie dei viali dei viali d'ippocastani.


N.Hikmet




Albero / Autunno / Denis Magro

La gioia nel girovagare ed il gusto di immortalare tanta bellezza in ogni dove, riempie la coppa non ancora colma di colori.

E mentre il cielo si rannuvola le tinte calde urlano gli ultimi fiati ed in un tripudio di festa inizia il carnevale delle stagioni.

Stelle filanti e coriandoli cospargono i tappeti rugiadosi e scintillanti, mentre maschere variopinte volteggiano armoniose nel silenzio del tepore.



Tramonto / Autunno / Denis Magro



Il pomeriggio sta giungendo al termine, ed il tramonto squarcia il lago, incendiandolo per pochi istanti.

Tramite la rete lo scruto consapevole della sua bellezza, sapendo che le grida dei bambini al mare sono lontane, e che presto non tarderà ad arrivare il gelo, e toglierà le ultime parole e gli ultimi pensieri.

Tutto diverrà rigido e caduco.

Poi il sonno, non la morte.

Ed ancora la vita!




Tramonto / Autunno / Denis Magro


Quando, in autunno, raccoglierete l’uva dalle vigne per il torchio, dite in cuor vostro: “Anch’io sono una vigna, e i miei frutti saranno raccolti per il torchio, e come vino nuovo sarò tenuto in botti eterne”.


Kahlil Gibran




Al prossimo articolo!

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