denis magro
L'arte del tramonto
Un giorno ho visto il sole tramontare quarantatré volte!
E più tardi hai soggiunto:
“Sai… quando si è molto tristi si amano i tramonti…”
“Il giorno delle quarantatré volte eri tanto triste?” Ma il piccolo principe non rispose.
Il Piccolo Principe

Laddove tramonta il sole nasce o muore la malinconia?
Un fuoco arde misterioso nel cielo, nessuno lo accende, nessuno lo mantiene,
esso divampa autonomo, s'infiamma e svanisce.

Quando al crepuscolo, tutto si tinge di colori sgargianti, l'anima si tende curiosa, si assopisce e si rasserena, rapita ed ammaliata s'impregna d'infinito e di splendore,
la ragione in quegli istanti tace, non vi è logica in un tramonto, non vi è calcolo ed il raziocinio in una notte senza luna, brancola stupito e sopraffatto, mentre il seme ancestrale viene innaffiato dai raggi sacri del sole tramontante.

Sebbene Ivan Konstantinovič Ajvazovskij sia stato un grande pittore russo, conosciuto sopratutto per i suoi dipinti marini, vissuto dal 1817 al 1900, trovo i suoi cieli meravigliosi.
Per cui ho voluto inserire delle sue opere contestualizzandole nel tema del tramonto, ha prodotto una quantità di opere incredibilmente alta, circa 6000 dipinti.

Tienimi per mano al tramonto, quando la luce del giorno si spegne e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle… Tienila stretta quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto… Tienimi per mano… portami dove il tempo non esiste… Tienila stretta nel difficile vivere. Tienimi per mano… nei giorni in cui mi sento disorientato… cantami la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate… Tienimi la mano, e stringila forte prima che l’insolente fato possa portarmi via da te… Tienimi per mano e non lasciarmi andare… mai…
Herman Hesse

Nel momento in cui il giorno sta per giungere al termine, nasce in me una nuova vita, un richiamo irresistibile e quanto mai superbo.
Un istinto primordiale, che nasce dentro e tramonta fuori.
Una voce assordante ma allo stesso tempo silenziosa, soavemente mi sussurra, grida pittoresche, l'anima inizia a danzare, ed in poco tempo a vorticare, e si libra sempre più in alto, balza di nube in nube, e gli squarci espressionisti irrompono, rompendo il vetro azzurro, ormai fragile.

Ciò che più amo dei tramonti è senz'altro la sua "natura democratica" nel mostrarsi in ogni dove e ad ognuno, certamente vi sono luoghi che meglio si prestano ad essi, ma sono disponibili per chiunque possa vedere, per chi abbia voglia di scrutare.
Ci sono luoghi che divengono incantevoli di fronte ad un tramonto, ma penso che parte della stessa gioia possa essere colta anche da una finestra.
Immagino un grigio ufficio e fuori un tramonto sfavillante, impossibile che quei colori non rendano quei tetri e tristi toni meno opprimenti, anche l'animo più triste ritrova la speranza, sapendo che questo spettacolo esiste, e ciclicamente si ripeterà, nulla potrà fermare il moto perpetuo del tramontare, e nemmeno quello del risorgere.
Félix Vallotton nasceva in Svizzera il 28 dicembre 1865 a Losanna in Svizzera.
Queste opere raffiguranti dei tramonti sarebbero datate attorno al 1913,
In questo periodo le sue opere, virano in una direzione ben definita, la profondità viene ridotta sino quasi a scomparire, mentre i toni ed i colori sono vivaci.
Sono senza dubbio vicine allo stile Nabis ed ai quadri di Paul Gauguin, le luci e le ombre sembrano essere ispirate dalle raffigurazioni di nature morte di Paul Cézanne.
La cosa comunque più interessante è come con pochi e lunghi tratti sia riuscito a definire dei bellissimi tramonti!

Lasciami, o lascia che lavi la mia anima nei colori; lasciami inghiottire il tramonto e bere l’arcobaleno.
Khahlil Gibran

Fotografare un tramonto è meraviglioso! per quanto sia sempre lo stesso il Sole, ognuno è diverso ed unico, non ce ne potranno mai essere due di identici.
Possono assomigliarsi, possono ricordarsi, ma mai confondersi.

Le sue braccia calorose in poco si fanno lunghe, e con esse le ombre, che iniziano a stagliarsi sempre più lontane, mentre si abbassa stanco, esse divengono infinite .
Proprio in questi istanti tutto si rabbuia, ma tutto si fa più chiaro!
L'ultima luce è proprio quella che ci svela l'essenza delle cose, le figure, le linee, il tutto, la vita stessa prende forma, tra la luce e l'ombra, proprio in quel limbo, si trova la risposta, si trova la linfa dell'esistenza.
Il contrasto del crepuscolo dipinge e delinea la natura del mondo, ci mostra il vuoto, ci mostra il pieno, ci mostra immagini antiche e senza tempo.

Albert Bierstadt è stato un pittore statunitense, di origine tedesca, nato nel 1830 e morto nel 1902.
Durante una spedizione negli Stati Uniti assieme al colonnello Frederick W. Lander per individuare un nuovo tracciato ferroviario per la California, ebbe l'opportunità di vedere luoghi magnifici e del tutto incontaminati, rimase talmente folgorato da questi luoghi che abbandonò la spedizione e vagò per settimane fotografando queste zone, e dipingendo delle opere davvero elevate.
Trovo personalmente le sue tele degne della stessa magnificenza della Natura.
Vi mostro alcuni suoi dipinti al tramonto...
Abbiamo perso ancora questo tramonto. Nessuno stasera ci vide con le mani unite mentre il vento azzurro cadeva sopra il mondo.
Ho visto dalla mia finestra la festa del ponente sui monti lontani.
A volte, come una moneta si incendiava un pezzo di sole tra le mani.
Io ti ricordavo con l'anima stretta da quella tristezza che tu mi conosci.
Allora dove eri? Tra quali genti? Che parole dicendo? Perché mi arriva tutto l'amore d'un colpo quando mi sento triste e ti sento così lontana?
Cadde il libro che sempre si prende nel tramonto e come un cane ferito ai miei piedi rotolò la mia cappa.
Sempre, sempre ti allontani nelle sera dove corre il tramonto cancellando statue.
PABLO NERUDA

Il tramonto è vanitoso, si specchia in ogni dove, e ride compiaciuto cosciente della sua maestosità, brilla sulle sponde umide, scintilla tra la rugiada di fine giornata, tinge la mai ferma acqua, che scorrendo porta il sole in ogni angolo delle rive.
Delle volte, ferito e addolorato, reciso ed insanguinato, colora il cielo di rossi incandescenti, i nembi accoltellati, e le striature infuocate.

Condividiamo, tutta l’umanità condivide, la luce del sole. La luce del sole non è né tua né mia. È l’energia dispensatrice di vita che tutti condividiamo. La bellezza di un tramonto, se lo osservi con sensibilità, è condivisa da tutti gli esseri umani.
Jiddu Krishnamurti

Il mese scorso, Dicembre, è stato sicuramente un periodo prolifico per quanto concerne i tramonti, ne ho parlato nel precedente articolo .
Mi sento sempre cosi fortunato quando ho la possibilità di poter immortalare spettacoli del genere, bisogna essere grati per aver la possibilità di ammirare tanta bellezza, e ad oggi, personalmente, non ho trovato ancora qualcosa che possa eguagliare lo stupore e le sensazioni sublimi, che un tramonto sa infondermi.

Ma fotografare un tramonto, non è puntare solamente un telefono al cielo, è attesa, preparazione, la scelta di un luogo, corse frenetiche, posizione, inquadratura, tecnica,
tutti dettagli che rendono il più veritiero possibile lo scatto.
Esso non aspetta, muta, esplode e si smembra, si mescola e si spegne.
E nel momento di più alto splendore fate silenzio, guardate con gli occhi dell'anima, verrete trasportati in luoghi senza tempo, senza spazio, senza memoria.
Il sole acceca, allora non fissatelo con gli occhi ma scrutatelo con il cuore.

Penso che i giorni uggiosi non siano melanconici per la pioggia in sé, ma perché spesso privi di tramonti infuocati, si alcuni, perché in altri dopo lo scroscio e la tempesta, il cielo come cristallo si frantuma, ed ogni coccio inizia a vibrare, a risplendere ed a proiettare luci in ogni direzione, il blu contrasta con il giallo, ed è come sorridere mentre le lacrime scendono.

Ricordate, quando vi sorprendete in un momento di sconforto, uscite, o spostate la tenda, fate entrare il tramonto, nessuno saprà lenire meglio il vostro animo.
Fatelo sempre qualunque sia il vostro umore, ovunque voi siate, perché queste sono le nostre carezze di luce, il nostro più grande spettacolo; non scambierei mai un biglietto del cinema per uno di un tramonto.
Ps : è gratis!

La morte somiglia al tramonto del sole, il quale solo in apparenza viene inghiottito dalla notte, mentre in realtà, esso ch’è sorgente unica d’ogni luce, senza interruzione arde, a nuovi mondi reca nuovi giorni, in ogni attimo si leva e in ogni attimo tramonta.
Arthur Schopenhauer

Mettetevi le cuffie anche le mie canzoni hanno il tramonto dentro 🎧🌞
Un articolo non basta per mostrarvi tutti i tramonti che immortalo, perciò potete visitare una delle mie pagine Instagram per seguirli : PoeticPlaces
Mentre quella ufficiale è : Denis Magro
Mi farebbe piacere se condividessi i miei articoli 😎
Al prossimo articolo! 🤠✈
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