denis magro
Il bosco e la fotografia - La poesia del silenzio
Mettete delle cuffie 🎧 e ascoltate questo video mentre leggete per avere un'immersione totale nel bosco!
Quando entri in un bosco popolato da antichi alberi, più alti dell’ordinario, e che precludono la vista del cielo con i loro spessi rami intrecciati, le maestose ombre dei tronchi, la quiete del posto, non ti colpiscono con la presenza di una divinità?
(Lucio Anneo Seneca)

Il bosco, da sempre associato alle fiabe, luogo misterioso e atavico, polmone verde e silenzioso, simbolo dell'avventura e della scoperta, a volte può trasformarsi ed incutere timore, ma la paura non è mai fuori, essa proviene da dentro.
Uno scricchiolio muta rapidamente quel senso di estasi in ansia, le pupille si dilatano, l'orecchio si fa teso, ma allo scorgere di un simpatico scoiattolo tutto si fa sereno.
Nella foresta, anzi nella nostra mente vive il senso di perdita, smarrirsi tra gli alberi può divenire terribile, eppure nel bosco è più probabile trovare sé stessi che perdersi.

Camminare tra il bosco è già di per sé un rito, e come tale va fatto in religioso silenzio, quando ci spingiamo dalle città alla foresta, dobbiamo portare nello zaino il rispetto, dobbiamo essere provvisti di nuovi occhi, di nuovi orecchi, il risentimento va lasciato nelle tasche, il bosco si nutre di gratitudine!
Essere tra le piante, tra gli alberi e chiudere gli occhi per qualche istante, odorare e sentire ogni particella arrivare come enfasi al cervello, il profumo del muschio bagnato, udire il lieve scricchiolare degli aghi abbrustoliti, toccare il viso di un albero e sentirne le rughe di saggezza.

Nel silenzio della foresta, si ode poi in lontananza un dolce suono, e man mano che ci si fa trasportare la bussola della nostra anima ci porta sempre più vicino a quella del bosco, che scorre limpida ed indisturbata.
L'acqua silenziosa e rumorosa, paziente e nervosa, scava la roccia, da essa possiamo imparare tanto, bagnarsi la fronte con quest'acqua vuol dire essere benedetti, benedetti dalla natura, lei custodisce i mormorii degli alberi ed i segreti del bosco.

In questi decenni, e ad oggi uno dei temi sempre più discussi è proprio quello del disboscamento.
Difficile poter comprendere come l'essere umano possa essere talmente stolto da credere che la deforestazione sia la via alla vita, costruendo ovunque palazzi grigi addobbati di piante, come se fosse quello il modo di preservare il pianeta.
I boschi sono sacri, le grandi foreste lo sono, ogni albero tagliato andrebbe ripiantato!
Fortunatamente ci sono persone che combattono contro la distruzione del verde, opponendosi con tutte le forze e cercando di preservare i boschi, piantano alberi e cercano di tutelare piante e animali che vivono in questi habitat.

“Le Foreste a precedere le civiltà, i Deserti a seguire.”
Francois-Renè De Chateaubriand

i loro sguardi s’ incontrarono, aromatici, nel sottobosco.
Alla loro sinistra vi era una riva scoscesa, piena di Abeti e Pini, da dove in lontananza
proveniva il dolce suono del torrente, sembrava volerli accompagnare, era cosi morbido
e allo stesso tempo cosi croccante il suolo sotto il peso dei passi, era tutto coperto da
infiniti aghi rinsecchiti, di tanto in tanto si sentiva lo squittire degli scoiattoli.
Tratto dal "Il cacciatore di tramonti" Denis Magro

Uno dei classici a me caro, è sempre stato "Il richiamo della foresta" di Jack London, che con il suo modo semplice di scrivere racconta la metafora della dualità e degli istinti primordiali che richiamano con forza "buck" il cane protagonista, al ritorno nella foresta, al ritorno alla propria natura, e oggi è quanto mai attuale, perché nonostante l'aggressiva cementificazione, molte persone stanno ascoltando il proprio richiamo, il richiamo all'essenziale, al ritorno dell'antico principio, alla natura, al bosco.
Ogni volta che andate per boschi abbiate l'accortezza di rispettare la natura, alberi, piante, animali, e non lasciate rifiuti! siamo abitanti del mondo, per cui ogni qual volta sporchiate è come se buttaste l'immondizia nel vostro giardino!

«Per me gli alberi sono sempre stati i predicatori più persuasivi. Li venero quando vivono in popoli e famiglie, in selve e boschi. E li venero ancora di più quando se ne stanno isolati. Sono come uomini solitari. non come gli eremiti, che se ne sono andati di soppiatto per sfuggire a una debolezza, ma come grandi uomini solitari, come Beethoven e Nietzsche. Tra le loro fronde stormisce il mondo, le loro radici affondano nell’infinito; tuttavia non si perdono in esso, ma perseguono con tutta la loro forza vitale un unico scopo; realizzare la legge che è insita in loro, portare alla perfezione la propria forma, rappresentare se stessi. Niente è più sacro e più esemplare di un albero bello e forte.
Quando un albero è stato segato e porge al sole la sua nuda ferita mortale, sulla chiara sezione del suo tronco – una lapide sepolcrale – si può leggere tutta la sua storia: negli anelli e nelle con crescenze sono scritte fedelmente tutta la lotta, tutta la sofferenza, tutte le malattie, tutta la felicità e la prosperità, gli anni magri e gli anni floridi, gli assalti sostenuti e le tempeste superate. E ogni contadino sa che il legno più duro e più pregiato ha gli anelli più stretti, che i tronchi più indistruttibili, più robusti, più perfetti, crescono in cima alle montagne, nel perpetuo pericolo.
Hermann Hesse - tratto da "Il canto degli alberi"

La pioggia nel pineto
Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane.
Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove su i pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, su i ginepri folti di coccole aulenti, piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri t'illuse, che oggi m'illude, o Ermione.
Gabriele D'Annunzio
Quando i sentimenti negativi vi assalgono, non cercate di scacciarli, accoglieteli, recatevi in un bosco, rimanete nel respiro, ascoltate il suono del silenzio, non sarete mai gli stessi che siete entrati!
Troverai di più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le pietre ti insegneranno ciò che non si può imparare da maestri.
(San Bernardo)

Chi ha imparato ad ascoltare gli alberi non brama più di essere un albero. Vuole essere quello che è.
(Hermann Hesse)

Non importa che stagione scegliate per incontrare il bosco, che sia nel massimo dello splendore o nel sonno dell'inverno, avrà sempre qualcosa da raccontarvi, troverà sempre il modo di cambiarvi, di stupirvi, non ci sarà una volta in cui tornerete fuori come siete entrati.
Non abbiate paura di perdervi, spesso è l'unico modo per trovare ciò sino ad oggi vi era apparso ignoto!
Sotto la neve, nel freddo invernale del bosco non vi è la morte, ma la vita!
C'è la vita che dorme, come un cuore pulsante silenzioso germinerà nel ciclo infinito del bosco, nella perpetuo ripetersi della vita!

Adoro i boschi: calmano le mie tempeste, lasciandomi la pace negli occhi. (Fabrizio Caramagna)
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