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  • Immagine del redattoredenis magro

Ci vuole coraggio per fare una fotografia , ancor più per fare il fotografo.







Ci vuole coraggio per fare una fotografia , ancor più per fare il fotografo.

Dopo tanti anni trascorsi dietro alla macchina fotografica mi rendo conto di quanto sia una scelta coraggiosa quella di perseguire l’ arte della fotografia, e in generale l’arte.

Disciplina che nel pensiero collettivo viene dipinta come mera passione , e non come professione.

Se c’è una cosa di cui mi rendo conto dopo tanto tempo , è sicuramente la difficoltà che vi si nasconde dentro , più passa e più trovo che la fotografia sia un processo estremamente complesso e per nulla scontato; scattare una semplicissima immagine amatoriale può far credere nel contrario ,io sono fermamente convinto del opposto.

Per arrivare a scattare quella “semplicissima” foto ci vuole una vita , un vissuto intriso di tecnica ,creatività , visione fotografica e razionalità ; la fotografia è la rappresentazione più istantanea della realtà , e spesso della propria interiorità , è questa differenza tra una foto ed una pagina bianca .

13 anni fa feci un lavoro fotografico chiamandolo “Sviluppo di una macchina emotigrafica” per dare l’ esatto nome dell’apparecchio che uso per trasporre le mie sensazioni su carta, (suonava meglio cosi, piuttosto che su digitale)..

Produrre un opera artistica è partire dal tutto , attraversare il nulla , ed arrivare all’ essenziale , e non può venir meno nessuno di questi passaggi , come la nascita della vita , ogni elemento ha un preciso ordine , ed essa, come la fotografia è un miracolo.

Si , perché i miracoli sono fatti in gran parte d’ Arte , e l’ arte è Vita, ed essa è la più grande opera artistica che si possa immaginare .

Penso che tutti possano creare arte , ma non tutti possano essere artisti , vi è l’ eterno di mezzo ,esiste la creazione meccanica e quella inconscia , la prima è tendenzialmente logica e può essere fatta in qualunque momento , mentre la seconda non può essere fatta a comando ; vive di sensazioni ed intuizioni , e diventa meccanica solo nell’atto finale .

Ci vuole coraggio per fare una fotografia , ancora più per fare il fotografo , oltre a studiare il mondo dovrete studiare voi stessi , non un giorno , non un anno, ma finché intenderete essere tali.

Se pensate basti avere un macchina fotografica per fare una fotografia siete completamente fuori strada , cosi come colui che si sente scrittore per aver preso un calamaio ed un pennino.

L’Arte è percorso e mai arrivo , ci possono voler anni per “arrivare” a “concludere” un’opera od un progetto .

Ci vuole coraggio perché si mette sé stessi ed il proprio vissuto a disposizione della collettività ,

perché si espongono temi dedicati , controversi , ci si denuda e si denudano le credenze distorte delle persone, si lotta contro gli stereotipi altre invece si ritraggono.

Sono fermamente convinto che quasi tutti sappiano schiacciare un tasto , ed esso, in simbiosi con gli automatismi , catturare ciò che sta dinanzi.. (Fortunatamente non esiste ancora una mente creativa dentro la macchina).

Sono orgoglioso di “essere”o meglio cercare di essere un fotografo, un artista, anche se mi capita di vergognarmene, non ho vergogna di me stesso! Ma di quello che oggi questa mansione è divenuta, anzi di quello che credono sia divenuta , perché infondo la fotografia rimane sempre superba , mentre le persone lo diventano.

Ci vuole coraggio per fare una fotografia , ancor più per fare il fotografo, perché l’ abito non fa il monaco, e la macchina non fa il fotografo.






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